L’oggetto della vergogna in Duchamp e Warhol

a cura di Michele Bramante

Una formazione professionale “fuori dal comune”

Per la crescita di ogni azienda, la formazione dei dipendenti e dei collaboratori interni è tappa obbligata e imprescindibile. Il mondo cambia e si trasforma: ogni giorno nascono nuovi strumenti e si sviluppano nuovi modelli e procedure. Per essere competitivi sul mercato, allora bisogna sempre restare aggiornati sulle ultime novità.
Poi c’è anche un altro tipo di formazione, meno convenzionale e decisamente molto più innovativa. Ed è quella personale e culturale, in grado di sviluppare le capacità creative degli individui, mettendoli nella posizione di poter offrire valore aggiunto alle tradizionali mansioni professionali che ognuno svolge con le proprie peculiarità.
Per questo, Samuele Camatari, titolare della Jusan Network, ha deciso di offrire ai propri dipendenti e collaboratori un percorso sull’Arte Contemporanea, da Wharrol a Duchamp, a cura di Michele Bramante.

L’oggetto della vergogna. Michele Bramante ci parla di Warhol e Duchamp.

Michele Bramante, critico e curatore d’arte, cura le mostre che realizza con la massima attenzione; la stessa che impiega nei suoi percorsi professionali per aziende.
Infatti, “l’oggetto della vergogna: Duchamp e Warhol” è una lezione sull’universo artistico del 900 che approfondisce il ruolo svolto dall’oggetto comune nel Dadaismo e nella PopArt, legato fondamentalmente alle sue funzionalità e alla promozione “pubblicitaria”.
Gli obiettivi del corso concorrono anche ad accrescere il bagaglio personale e culturale di ogni dipendente e collaboratore per lo sviluppo delle capacità creative. Queste, infatti, ci permettono di offrire ai nostri clienti un servizio di altissima qualità, perché aggiunge un valore unico e imprescindibile al nostro lavoro e al nostro impegno; un valore frutto di un tipo di imprenditoria illuminata che la Jusan Network condivide e promuove per restare sempre aggiornata e al passo coi tempi.