Strane parole per cose che non si vedono

a cura di Michele Bramante

Formazione aziendale non convenzionale

La formazione professionale è un must per tutte quelle aziende che vogliono essere innovative. Infatti, riveste un ruolo chiave nella vita lavorativa di qualsiasi professionista. Ti permette di stare al passo coi tempi e con i cambiamenti.
In più, migliora la capacità di elaborare soluzioni alle diverse problematiche che il lavoratore si trova a dover affrontare.
Nell’ambito di un esperimento volto alla formazione culturale dei dipendenti e collaboratori interni, Samuele Camatari, titolare della Jusan Network, apre le porte in agenzia a un altro tipo di formazione, più innovativa e assolutamente non convenzionale.
Non solo percorsi di specializzazione, allora, ma momenti da dedicare alla propria crescita culturale e personale e, di conseguenza, allo sviluppo della creatività. Questa, infatti, è una caratteristica essenziale per chi vuole lavorare in un ambito competitivo come il nostro e riuscire a soddisfare le esigenze di qualsiasi cliente.

Strane parole per cose che non si vedono: la lezione di Michele Bramante

Il corso “Strane parole per cose che non si vedono” è a cura dell’artista critico e curatore Michele Bramante.
Nel particolare, i destinatari del corso saranno informati sui concetti che riguardano l’Arte Contemporanea.
La creatività ha un ruolo centrale nella risoluzione di problemi e ti guida nell’esplorazione di territori immaginativi o ideali ancora non battuti da nessuno. Ti permette di generare il nuovo dal nulla: così si fa innovazione e così nascono le migliori idee creative da mettere a disposizione del mercato.
Il corso, infatti, si propone da un lato di sviluppare le capacità personali di ogni collaboratore e dall’altro di offrire un valore aggiunto ai clienti dell’agenzia, che potranno godere dei benefici di questo tipo di imprenditoria illuminata.